Una storia esemplare quella di Ferdinando Innocenti (1891-1966) che brevettò il suo sistema di tubi per ponteggi (ancora in uso oggi) e la famosa Lambretta, nell'immediato dopoguerra.
Agli anni sessanta appartiene invece l'ingresso nel settore auto.
". L'Innocenti si
affaccia timidamente all'inizio degli anni '60 nel settore
tradizionalmente dominato in Italia da Fiat, e da produttori medio grandi e con marchi conosciuti quali Lancia e Alfa Romeo (allora indipendenti).
L'attività inizia nell'autunno del 1960 con il montaggio dell'Innocenti A40, ossia l'Austin A40 inglese
assemblata su licenza in Italia con carrozzerie stampate a Milano. La
prima presentazione "ufficiale" in Italia della A40 reca la data del 21
ottobre 1960. L'avventura prosegue con lo stesso schema con la lussuosa
berlina 4 porte IM3 la J4 e la I5, varianti più economiche della prima, che conoscono un discreto successo di mercato. La prima macchina di idea lambratese è la Innocenti 950 Spider, una piccola cabrio di impronta sportiva caratterizzata da una carrozzeria progettata in Italia, dalla Ghia,
costruita a Lambrate e montata su organi meccanici inglesi (Austin
Healey Sprite): questo piccolo e grazioso spider viene presentato,
assieme alla berlina A40, al Salone dell'Automobile di Torino
nell'autunno 1960. Sarà seguito dalla versione coupé con motore 1.100
prodotta in meno di 1000 esemplari.
Una coupé più grande, con motore Ferrari,
una piccola utilitaria che prefigurerà le linee delle ultime Mini e un
piccolo veicolo commerciale rimangono solo progetti dei tecnici di
Lambrate. A metà anni ’60 il boom automobilistico dell'Innocenti
coincide proprio con la commercializzazione della Mini (Mini Minor).
Fabbricata su licenza della British Motor Corporation,
con scocche stampate in Italia e meccanica proveniente
dall’Inghilterra, la Mini viene costantemente aggiornata e migliorata,
anche rispetto alla versione originale inglese, per l'esigente pubblico
italiano (finiture più lussuose), il che porta a farne una vettura
trendy, di successo e dalle indiscusse velleità sportive nelle versioni
Cooper. Costruita in varie serie e modelli (MK 2, MK 3), alcuni
peculiari Innocenti, come la versione di prestigio della Mini 1000, la
raffinata Mini 1001 del 1972, con particolari interni in vero legno,
moquette e particolari esterni cromati, che non trovano corrispondenti
nelle versioni inglesi. Montata nei vari anni di produzione con motori
di 0.85, 1 ed 1.3 litri rimane in listino fino al 1975."
estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Innocenti
Il resto della storia, che trovate allo stesso link, è quello classico descritto da Luciano Gallino in La scomparsa dell'Italia industriale