mercoledì 24 marzo 2010

A cosa serve la storia?

A cosa serve la storia? Come ex-docente, in possesso di regolare abilitazione all'insegnamento della medesima, direi alla conoscenza (Historia magistra vitae), come recitava e recita tuttora il motto sul frontone della mia scuola elementare:"Non scholae, sed vitae".

Dal momento che, in questo caso, il periodo studiato era anche un periodo che avevo vissuto, mi sono trovato subito nella necessità di sfrondare l'eccesso di documentazione e ho trovato subito inessenziale tutto quello comunemente usato per rimbecillire le folle: sport, spettacolo, cronaca nera e rosa e, ovviamente, propaganda e pubblicità.

Inevitabile notare che sono esattamente le cose che riempiono la vita della gente, unite ad un lavoro alienante che ti porta via ogni energia, lasciandoti addormentato in poltrona la sera davanti alla TV.

Gli anni '60 sono appunto come la "cartina al tornasole" di tutto questo; si cominciava ad avere quello che è necessario: cibo tutti i giorni, una casa calda coi servizi igienici, i primi elettrodomestici (per liberare da tempo e fatica specialmente la donna) automobile (senza il traffico e le limitazioni di oggi ) e meccanica per liberare dal lavoro manuale (ma non da quello ripetitivo).

Si dirà che TV, giornali spettacolo confondevano anche allora la vita, però, un po' perché si dava loro meno importanza, un po' perché a scuola si insegnava ancora a pensare con la propria testa e (nonostante Guy Debord nel suo "La società dello spettacolo" avesse già previsto tutto) c'era una minore omologazione e rassegnazione.

Per questo nel mio blog ho cercato di sottolineare solo i momenti alti, le individualità, le innovazioni al contrario di altri blog sullo stesso periodo che sono un ricordo selettivo di tutte le sciocchezze rese importanti solo dall'essere associate alla propria gioventù.

lunedì 15 marzo 2010

Underground comics


Il nome di Gilbert Shelton è ormai sinonimo della controcultura americana di fine anni ’60: Phineas, Freewheelin' Franklin e Fat Freddy (per non parlare del gatto) sono ormai icone dell’immaginario un po’ fumé dell’epoca. Shelton ha creato i “Fabulous Furry Freak Brothers” nel 1969, facendosi notare per una ironia tra lo slapstick e il surrealismo, e per una cura del disegno non comune nel panorama del fumetto underground. I Freak Brothers hanno attraversato (quasi) indenni quaranta anni di storia, e stanno per tornare in grande stile grazie a un film di animazione in stop-motion che li vedrà di nuovo insieme. Attualmente Shelton vive a Parigi e lavora a “Not Quite Dead”, la storia di una rock band sulla strada di un improbabile successo.


Altro grande autore del genere è Robert Crumb , Filadelfia 1943-

Sua la copertina di Cheap Thrills, uno dei più noti album di Janis Joplin.

Nel 1962 si trasferisce a Cleveland e dal 1964 inizia ad avvicinarsi creativamente al vasto movimento del comix underground.

Nello stesso periodo sperimenta alcune sostanze stupefacenti tra cui l'acido (LSD) esperienza che gli lascerà ricordi contrastanti ed inizia a collaborare con la nota rivista di cultura radical newyorkese East Village Other.

Si trasferisce nel 1966 a San Francisco, punto focale per tutta la cultura underground occidentale, dove collabora con i maggiori cartoonist indipendenti (tra cui Rick Griffin, Spain Rodriguez, S. Clay Wilson e Victor Moscoso).

Con alcuni di loro nel 1967 crea Zap Comix una rivista a fumetti tascabile dove pubblicherà con regolarità le tavole dei suoi maggiori personaggi (tra cui: Fritz il gatto e Mr. Natural).

Collabora in parallelo a moltissime riviste underground, non solo americane (OZ, Gothic Blimp Works, Motor City, Yellow Dog, Actuel) e suo materiale a fumetti inizia ad essere pubblicato e tradotto in buona parte dei paesi occidentali (in Italia da Milano Libri, da Stampa Alternativa e da svariate riviste tra cui Linus, Fallo!, Re Nudo).

Nel 1969, per una storia pubblicata sul numero 4 di Zap, viene arrestato a New York City con l'imputazione di oscenità.

Nel 1970 vende i diritti per un film a cartoni animati dedicato a Fritz the Cat (che verrà animato da Ralph Bakshi) e che otterrà un successo internazionale.

Atualmente vive nel sud della Francia.

Sito ufficiale: http://www.crumbproducts.com/

lunedì 8 marzo 2010

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