L'Italia che cambia from fuori quadro on Vimeo.
Lo sviluppo dovuto alla ricostruzione post-bellica porta, negli anni '50, alla piena occupazione, alla stabilità monetaria, ad un favorevole assestamento della bilancia dei pagamenti con l'estero e all'espansione dei consumi privati; il concorso di tutti questi fattori fa sì che, all'inizio dei '60, si assiste ad uno sviluppo vertiginoso dell'economia e zone come Carpi , prima solo agricole e di emigrazione, sviluppano una vocazione industriale "alla cinese".
Come descritto dal filmato, infatti, l 'imprenditore tipo carpigiano parte da ambulante, poi si mette in proprio, decentra il lavoro alle magliaie che lavorano a casa propria e raccoglie settimanalmente dai 40 ai 50 capi che vengono poi rifiniti in fabbrica; man mano che le richieste aumentano, la fabbrica si ingrandisce fino ad avere un centinaio di operaie.
Sia le interne che le esterne guadagnano circa 60.000 lire al mese e la conduzione familiare dell'azienda consente di non ricorrere a retribuzioni di personale esterno, consentendo forti economie di scala e flessibilità nella produzione.
Il limite di tale modello è che non si investe in ricerca e sviluppo o in marketing e distribuzione, ma, come è poi successo, con la delocalizzazione e la globalizzazione si finisce poi con l' essere espulsi dal mercato.
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