Il primo trapianto di cuore umano al mondo viene effettuato il 3 dicembre 1967: l'operazione è condotta da Christiaan Barnard, assistito dal fratello Marius ed un team di una trentina di persone (nel quale era presente anche Hamilton Naki[2]). Dopo 9 ore in sala chirurgica il cuore della defunta Denise Darvall viene impiantato nel corpo di Washkansky e funziona regolarmente.
La sensazionale notizia fa il giro del mondo in poche ore: Barnard diventa l'uomo del momento.
Passato l'entusiasmo il problema del trapianto diventa adesso l'eventuale rigetto. Dopo una settimana in cui le condizioni di Washkansky sembrano buone il 9 dicembre i globuli bianchi nel sangue diminuiscono, il 15 la diagnosi: polmonite doppia, indotta dai farmaci immunosoppressivi che stava assumendo il paziente. Tra il 16e il 20 dicembre le condizioni di Washkansky si fanno gravissime, la polmonite non è curabile. [1] La notte del 21 dicembre 1967 Washkansky muore, dopo diciotto giorni dal trapianto.
Comunque, nonostante il primo paziente con il cuore di un altro essere umano fosse sopravvissuto poco più di due settimane, l'operazione di Barnard costituisce una pietra miliare per la chirurgia, sopratutto in ottica di allungamento della vita, sostituendo un organo vitale come il cuore.
Barnard in pochissimo tempo diventa una stella internazionale, ed è celebrato in tutto il mondo: il suo viaggio in America con la moglie diventa un vero e proprio trionfo mediatico, tra partecipazioni a show televisivi, incontri nelle università e con politici e scienziati.
Una curiosità: anche il dott.Enzo Jannacci seguì un corso di perfezionamento in cardiochirurgia a Città del Capo.
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