Dalla solita Wikipedia, apprendiamo che:
Lévi-Strauss era già conosciuto nei circoli accademici ma, nel 1955, con la pubblicazione della sua opera "Tristes Tropiques" raggiunge un pubblico più vasto.
Tristi Tropici è essenzialmente un diario di viaggio nel quale egli annota le sue impressioni, frammiste a una serie di geniali considerazioni sul mondo primitivo amazzonico, che risalgono al periodo intorno al 1930 quando egli era espatriato dalla Francia.
L'opera di Lévi-Strauss viene presa in considerazione dall'organizzazione del Premio Goncourt, ma viene rifiutata con la giustificazione che "Tristes Tropiques" era una "non-fiction".
Nel 1959 egli diventa titolare della cattedra di Antropologia sociale presso il Collège de France.
Dopo qualche tempo egli pubblica "Anthropologie structurale" che comprendeva una collezione dei suoi saggi con esempi e teorie strutturaliste.
« Sono qui raccolti diciassette dei cento testi circa che ho scritto in quasi trent'anni. Alcuni sono andati perduti; altri possono benissimo rimanere nell'oblio. Tra quelli che mi sono apparsi meno indegni di sussistere, ho fatto una scelta, scartando i lavori il cui carattere è puramente etnografico e descrittivo, e anche altri, di portata teorica, ma la cui sostanza è incorporata nel mio libro Tristi Tropici. Pubblico qui per la prima volta due testi (i capitoli V e XVI), che, uniti ad altri quindici, mi sembrano adatti a chiarire il metodo strutturale in antropologia »
In quel periodo egli sviluppa un programma che comprende una serie di organizzazioni, come un Laboratory for Social Anthropology e un nuovo giornale, l'Homme, per poter pubblicare i risultati delle sue ricerche.
Il Pensiero Selvaggio [modifica]
Nel 1962 Lévi-Strauss pubblica quello che per molti venne ritenuto il suo più importante lavoro, "Pensée Sauvage".
Nella prima parte del libro viene delineata la teoria della cultura della mente e nella seconda parte questo concetto si espande alla teoria del cambiamento sociale.
Questa seconda parte del libro coinvolgerà Lévi-Strauss in un acceso dibattito con Jean-Paul Sartre riguardo alla natura della libertà umana.
Mitologica [modifica]
Ormai diventato una celebrità, Lévi-Strauss trascorre la seconda metà degli anni sessanta alla realizzazione di un grande progetto, i quattro volumi di studi dal titolo Mythologiques.
In esso, Levi-Strauss analizza un singolo mito seguendone le variazioni di gruppo in gruppo dall'estremità del Sud America attraverso l'America Centrale e Settentrionale, fino al Circolo Artico ed esamina, con una metodologia tipicamente strutturalista, le relazioni di parentela tra i vari elementi nella struttura sottostante invece di considerare il contenuto della storia in sé. Mythologiques è un esempio di analisi ampio e dettagliato (in quattro volumi); benché sia l'opera principale di Lévi Strauss questo libro è meno conosciuto del Pensiero Selvaggio.
Claude Levi Strauss è morto centenario il 30 ottobre del 2009, in questa occasione molti lo hanno ricordato; tra i tanti ne segnaliamo uno e anche una bella intervista dell'epoca della sempre benemerita RTSI.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti a questo blog sono moderati