venerdì 22 maggio 2009

Balere

Negli anni '60 gli incassi per il ballo superano quelli delle partite di calcio; si balla soprattutto in tre regioni: Piemonte, Lombardia ed Emilia dove ovviamente al liscio cominciano a sostituirsi nuove musiche.

Il ballo, specie nelle campagne, è il momento di incontro tipico tra giovani e, nel pomeriggio di sabato e domenica (matinée) non ci sono le mamme a vigilare sulle figlie.

Accanto alle orchestrine classiche, cominciano ad esibirsi i primi complessi, a titolo di esempio riportiamo qui un caso esemplare:

Guccini mosse i suoi primi passi nel mondo della musica non come cantautore, ma come cantante e scrittore di canzoni da balera.[27] Gli esordi artistici lo videro cantante e chitarrista nel gruppo di cui facevano parte Pier Farri (che divenne in seguito il suo produttore) e Victor Sogliani (futuro componente dell'Equipe 84). Si chiamarono Hurricanes, poi Snakers ed infine i Gatti i quali, unitisi ai Giovani Leoni di Maurizio Vandelli, sfociarono nel 1964 nella ben più nota Equipe 84. Guccini rifiutò di entrarvi per continuare gli studi, tuttavia la sua evoluzione artistica iniziò proprio da qui: cominciò ad interessarsi al beat e compose canzoni come Auschwitz (che incise aggiungendovi il sottotitolo La canzone del bambino nel vento) e È dall'amore che nasce l'uomo, portate al successo dall'Equipe 84.


A un personaggio da balera è dedicata la sua "Il bello", incisa nell'album "Opera buffa" del 1973.

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